Conservativa e semina su sodo: quali i reali vantaggi?

seminatrice
Rassegna delle seminatrici da sodo che hanno lavorato in occasione della quinta edizione di Nova Agricoltura in Campo

La cerealicoltura tradizionale, fatta di lavorazioni convenzionali, vive una fase di grande rivoluzione, alla luce degli stravolgimenti climatici e della sensibilità sempre più diffusa in tema di produttività, sostenibilità ambientale e redditività. La conoscenza dei fenomeni che interessano il suolo è, quindi, di vitale importanza per comprendere i vantaggi delle lavorazioni conservative e della semina su sodo.

Il mondo della ricerca e i maggior esperti del settore hanno evidenziato, negli ultimi anni, gli effetti provocati dalle lavorazioni intense del terreno come i fenomeni dell’erosione dei suoli, la riduzione della sostanza organica e il compattamento. Per quanto riguarda l’erosione, questa viene provocata dall’azione della pioggia e dal vento, che causano l’asportazione del materiale che costituisce il suolo stesso. In Italia si stima che la quota di terreno perso per fenomeni erosivi si attesti su valori medi di 1,7–1,8 t/ha/anno. Le conseguenze e gli effetti sono la disaggregazione della struttura del terreno, il trasporto dei detriti a valle nonché l’inquinamento delle acque superficiali.

La riduzione della sostanza organica, invece, influenza la struttura e la porosità del suolo, il drenaggio e l’acqua disponibile per le piante, la ritenzione dei nutrienti e, quindi, la fertilità. Infine, il compattamento del suolo provoca la riduzione permanente del volume del terreno a causa della compressione esercitata dall’azione meccanica di un attrezzo o dall’organo di propulsione della trattrice ed operatrice. Pertanto, tanto più il suolo viene lavorato, tanto più l’anidride carbonica si diffonde nell’aria a causa della rapida mineralizzazione della sostanza organica a scapito della formazione di humus e, quindi, della stabilità del suolo.

Sotto il punto di vista della redditività, la mancata sostenibilità ambientale e quindi le lavorazioni convenzionali incidono molto sulle voci di spesa delle aziende agricole. Recenti studi, condotti dall’Università degli Studi di Perugia, hanno infatti evidenziato i vantaggi delle tecniche di agricoltura conservativa e della semina su sodo, registrando maggiori utili per le aziende agricole. È stato osservato un aumento del 20% della produzione e un risparmio del 60% di risorse economiche che sarebbero state destinate all’aratura, e quindi meno ore di lavoro in campo e minor utilizzo di carburante. Inoltre, il vantaggio della semina su sodo rispetto alle tradizionali lavorazioni profonde, seguite dalla semina, consiste nel fatto che per la prima si stima un costo per ettaro che ammonta a circa 100 euro rispetto alle lavorazioni convenzionali il cui costo per ettaro supera i 300 euro.

 

Sod seeding: di cosa si tratta?

La semina su sodo è una tecnica agronomica sviluppata ormai da anni in diverse parti del mondo e applicata a cereali autunno-vernini, cereali primaverili, foraggere ecc. Prevede l’utilizzo di apposite macchine che sono in grado di seminare direttamente in terreni non lavorati, occupati in superficie da residui di colture in avvicendamento, incluse le cover crop. Le seminatrici su sodo, generalmente, sono macchine a dischi o a denti (a righe o di precisione) dotate di specifici organi per la preparazione della fila e la gestione dei residui colturali (deviazione, taglio, incorporazione ecc.), organi assolcatori e chiudi solco.

Questi ultimi svolgono la duplice funzione di garantire una totale copertura del seme con un idoneo contatto con il suolo per poter agevolare la germinazione dei semi e, infine, l’utilizzo di organi di compressione. I residui delle colture in rotazione e l’utilizzo delle cover crop riducono l’azione battente della pioggia sul suolo, consentendo l’adesione di parte dell’acqua in eccesso alla parte vegetativa e la diminuzione della velocità di ruscellamento, con conseguente riduzione anche del trasporto solido e delle perdite di elementi nutritivi.

L’Italia è il terzo paese al mondo per dotazione di trattori dopo Usa e Giappone, tuttavia, la superficie dominata da un trattore è una delle più basse al mondo (Sartori, 2015). La semina su sodo, nel mondo, è una pratica adottata su più di 100 milioni di ettari, soprattutto in Canada, Usa, Argentina, Australia e Asia. In Europa la diffusione è concentrata nelle zone vocate alla cerealicoltura dell’Est Europa. Nella nostra bella Italia la diffusione della semina su sodo è ancora limitata a poche aree del Veneto, Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Lazio (Aipas, 2016). È pensabile però che l’adozione di nuove tecnologie da parte delle aziende, l’ammodernamento dei parchi macchine e la diffusione della semina su sodo saranno nei prossimi anni protagoniste delle nuove politiche rurali europee e regionali, molto sensibili al tema della sostenibilità ambientale.

 

Cosa offre il mercato

Sul mercato sono disponibili varie macchine operatrici in grado di soddisfare qualsiasi esigenza aziendale e, quindi, di operare su terreni sciolti o duri. Per i terreni poco profondi si consiglia l’utilizzo di macchine seminatrici con organi ad ancore (soprattutto per i cereali autunno-vernini e le foraggere), dotati spesso di sistema “non stop” idraulico che, dopo aver aperto il solco, consentono la deposizione del seme con una buona precisione. Gli organi a disco, invece, sono da consigliare per i terreni profondi. Effettuano una semina molto precisa, ma richiedono un’attenta manutenzione. Il loro utilizzo è sconsigliato nei terreni eccessivamente ricchi di scheletro.

È bene precisare che ogni macchina necessita di tarature in campo in relazione alle caratteristiche del terreno aziendale e alla tipologia di coltura in esso presente. Inoltre, per un’efficiente gestione aziendale, risulta fondamentale il ruolo della formazione degli operatori nonché la presenza di consulenti specializzati e qualificati.

In occasione della quinta edizione di Nova Agricoltura in Campo, che si è tenuta a Foggia lo scorso luglio, sono state viste in azione alcune delle seminatrici da sodo più affidabili presenti sul mercato e che brevemente andiamo a descrivere.

 

Diretta Corsa (Maschio Gaspardo)

Maschio Gaspardo Diretta Corsa.
Maschio Gaspardo Diretta Corsa.

È una macchina che rappresenta un’efficace soluzione per effettuare la semina su sodo a distribuzione meccanica, anche in terreni con minima lavorazione. Richiede una potenza minima di 130 cv e consente di operare con larghezze di lavoro da 3 o 4 metri.  Si tratta di un’operatrice molto versatile, che può distribuire seme e fertilizzante contemporaneamente, in quanto provvista di due tramogge: 1.260-1.740 litri di seme e 815-1.140 litri di concime. Il dosaggio del seme e del concime viene regolato automaticamente, mentre il sistema di distribuzione del seme è meccanico, con trasporto per caduta.

Diretta Corsa è dotata di un sistema per il controllo della profondità di semina adatto anche ai terreni irregolari, di un disco dentato dal diametro di 475 mm e di limitatori di 300-400 mm di diametro (disponibili anche in ghisa, per i terreni sciolti), che consentono di effettuare semine a profondità tra i 30 e i 70 mm.

L’unità di semina è sorretta da un braccio in ghisa molto robusto, mentre la molla di carico permette di esercitare su ciascun elemento una pressione fino a 200 kg. Il sistema Monitor Genius, infine, consente di operare comodamente dalla cabina e di semplificare con poche mosse ogni calibrazione.

 

Flora 3800 (La Valle Verde)

Flora 3800 (La Valle Verde).
Flora 3800 (La Valle Verde).

È una macchina pneumatica, robusta e molto pratica, in grado di seminare su sodo o terreni lavorati. La sua versatilità le consente di essere utilizzata per le colture con semina in linea. Richiede una potenza della trattrice che varia dai 140 ai 160 cv e vanta larghezze di lavoro tra i 3,8 e i 4,8 metri, mentre in fase di trasporto l’operatrice, grazie a un dispositivo idraulico, può ridurre l’ingombro a soli 2,5 metri. La tramoggia è collocata posteriormente, possiede una capacità di 1.400 litri e un sensore di livello. Il dosatore volumetrico è provvisto di sensore; la distribuzione dei semi può essere meccanica, con ruote in ferro, o elettrica, con motore montato sul dosatore.

Flora 3800 è costituita da 23 elementi di semina con ancorette in ghisa dotate di puntale intercambiabile e 4 ranghi per facilitare il flusso dei residui colturali.

 

TD (Aguirre)

TD 500 (Aguirre).
TD 500 (Aguirre).

È un’operatrice pneumatica che offre molte soluzioni in una sola macchina, in quanto si presta sia a effettuare la semina diretta sia la minima lavorazione del suolo.

Permette di operare con diverse tipologie di trattrici a media potenza e con diverse larghezze di lavoro (5-6,14 metri).

Gli organi di semina vengono montati su un telaio collegato a quello principale mediante un parallelogramma articolato, mentre il carico su ogni elemento è compreso tra i 60 e i 180 kg.

La regolazione della profondità avviene grazie alla ruota di appoggio; la distribuzione pneumatica viene effettuata per mezzo del distributore volumetrico Aguirre, dotato di regolo a millimetri, mentre la propulsione dell’aria è fornita da una turbina in alluminio che consente di lavorare anche a media potenza (600-900 gpm).

La tramoggia possiede una capacità di 2.000 litri. La TD è dotata di assolcatori ovvero di ancore, disposte su 3 ranghi, che consentono un’interfila di 14,5 cm, mentre il chiudi-solco è costituito da un erpice doppio a denti stretti.

 

Easy Drill (SKY) con Sistema Fertisem

Sky Agriculture Easy Drill HD con Sistema Fertisem.
Sky Agriculture Easy Drill HD con Sistema Fertisem.

Easy Drill è un’operatrice meccanica che, grazie ai suoi elementi di semina, consente di lavorare su tutte le tipologie di terreno. Offre una gamma di operatrici per trattori da 75 a 210 CV ed è disponibile nella versione da 3 metri (18 file con un’interfila di 16,6 cm), 4 metri (fissa e pieghevole) e 6 metri (pieghevole). La versione Fertisem consente di abbinare la semina alla concimazione e il suo punto di forza è il positivo tasso di germinazione sia in semina diretta sia nel caso delle minime lavorazioni del terreno. La tramoggia ha una capacità di 2.250 litri e può essere ripartita con diverse percentuali tra seme e concime.

Easy Drill è costituita da organi di semina a disco, montati su un sistema composto da una ruota gommata anteriore, che ha il compito di regolare la profondità di semina, due assolcatori di 415 mm di diametro e due ruote chiudi solco.

 

RB 3200 (VSD)

RB 3200 (VSD).
RB 3200 (VSD).

RB 3200 è una macchina pneumatica, sorella maggiore della RB 2500 A, che possiede un telaio con un ingombro stradale di 3 metri e con capacità di allargarsi in campo dai 4,40 ai 6,50 metri. Richiede una potenza trattrice che parte da 80 cv (potenza richiesta dall’ RB 2500 A). Possiede 21 elementi a 21 cm può distribuire fertilizzante e seme tramite due tramogge con distributori separati, molto semplici da pulire.

L’elemento di semina è un sistema a parallelogramma, dotato di 5 dischi in acciaio, partendo dal disco turbo anteriore che decompatta il terreno. Questo, in presenza di eccessivi residui colturali, effettua il taglio prima della semina. Presenta un doppio disco sfalsato, con diametri differenti, che consente di lavorare in terreni con problemi di ristagni idrici e, quindi, di tenere il seme leggermente sollevato, favorendone la germinazione. La coda di castoro livella il seme con le stesse modalità, mentre i due ruotini chiudi solco consentono di regolare la semina in relazione alle caratteristiche del terreno. Non è provvista di ruotino laterale e la profondità di semina si regola manualmente, in relazione alla durezza e, quindi, alla tipologia di suolo.

 

Planet Air (Raciti Macchine Agricole)

Planet Air Idropneumatica (Raciti Macchine Agricole).
Planet Air Idropneumatica (Raciti Macchine Agricole).

La Planet Air è una seminatrice che possiede un sistema di ancore idropneumatiche “non stop”, che consente di modulare la potenza alla punta dell’ancora. La macchina ingombra 2,55 metri su strada e ha una larghezza di lavoro da 2,55 a 4,20 metri.

La Planet Air offre una gamma di modelli disponibili nelle versioni da 5 metri con 25 bracci, 4,20 metri con 21 bracci e 3,40 metri con 17 bracci. Il telaio è a tre file, tra le quali è compreso un interasse di 20 centimetri con una banda di semina di 10 centimetri per braccio. Ciò garantisce una migliore distribuzione al suolo con una copertura del 50% del terreno seminato.

La capacità totale della tramoggia è di 1.380 litri (a richiesta fino a 2.500 litri); il dosatore in dotazione ha un rullo scanalato e garantisce una semina calibrata e di altissima precisione (la macchina è dotata di tubi da 38 millimetri e riesce a far defluire semi di cereali e foraggere).

La Planet Air è disponibile anche in versione con doppio dosatore, che contemporaneamente distribuisce dallo stesso tubo seme e concime. La tramoggia combinata è divisa in due porzioni: la prima cassetta di 800 litri per la distribuzione del seme, mentre la seconda cassetta possiede un dosatore con scanalature più piccole per distribuire il concime, con una capacità di 580 litri.

 

Rapid 300C (Väderstad)

Rapid 300C (Väderstad).
Rapid 300C (Väderstad).

La Rapid 300 è un’operatrice versatile, efficiente sia su sodo sia su minima lavorazione e, pertanto, può operare anche su terreni leggermente lavorati. È adatta anche ai terreni che presentano più pietre, opera con larghezze di lavoro di 3 e 4 metri e richiede una potenza della trattrice di 74,57- 119,31 kW. Possiede, inoltre, una tramoggia della capacità di 3.100 litri.

La macchina è composta da tre sezioni: una dischiera dentata anteriore (da 410 mm di diametro in acciaio speciale), un sistema di dischi dentati (da 410 mm in acciaio speciale) combinati al falcione di semina e ruote posteriori in gomma indipendenti per il controllo della profondità. I dischi, leggermente inclinati, effettuano il taglio, mentre l’elemento di semina porta la cariosside in prossimità del disco e consente di interrarla. Le ruote effettuano la copertura e sono posizionate per operare sul lato del solco, per rincalzare leggermente il seme, lateralmente. Ciò al fine di favorire la germinazione. L’erpice, posteriormente, ha il compito di riportare i residui colturali ed effettuare la copertura del terreno.

La dischiera anteriore, posizionata ogni 25 cm, porta il concime e lo dispone al centro delle linee di semina. Quindi, poiché i dischi hanno una distanza di semina di 12,5 cm, ogni disco anteriore copre due file di semina. La regolazione della semina viene effettuata a bordo della trattrice, mediante sistema computerizzato.

 

Multisem (Gil)

Multisem (Gil).
Multisem (Gil).

Robusta seminatrice di precisione con variatore della velocità in bagno d’olio, è disponibile in tre diverse larghezze di lavoro (3,0-3,5-4,0 metri) con tre rispettive tramogge da 880, 1.045 e 1.210 litri.

Le caratteristiche tecniche principali prevedono un distributore a due ruote dentate per semi fini, grossi ed extragrossi, un vassoio pesante di precontrollo con sistema aprisolco a doppio disco con molla e doppio cuscinetto, il controllo della profondità di semina tramite ruote laterali, l’indicatore del livello di seme e tubi di caduta telescopici.

Conservativa e semina su sodo: quali i reali vantaggi? - Ultima modifica: 2017-09-19T10:17:24+02:00 da Roberta Ponci

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome